Matrimonio simbolico di Giulia e Livio

Cos’è il matrimonio simbolico

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Negli ultimi anni il modo in cui le coppie decidono di celebrare il proprio matrimonio è cambiato notevolmente: le cerimonie con rito civile hanno superato, seppur di poco, quelle officiate da una autorità religiosa in Chiesa, almeno in Italia. Al classico matrimonio officiato in un luogo di culto, o in Comune, al cospetto rispettivamente di un sacerdote o di un pubblico ufficiale, sempre più spesso sentiamo parlare di “matrimonio simbolico”.

Ma cosa si intende con questa formula, cos’è esattamente un matrimonio simbolico?

Cosa si intende per matrimonio simbolico

Il matrimonio simbolico è la cerimonia che unisce due persone in un vincolo di amore e di reciproca vicinanza, in un modo totalmente libero e personale, senza vincolo alcuno (sia esso religioso o legale); il matrimonio simbolico è un momento ad altissimo livello emotivo in cui le parti coinvolte, si scambiano promesse, spesso scritte di propria mano, e che, al di là di ogni formula convenzionale e istituzionale, esprimono desideri e impegni, unici e reciproci. Non vi è nulla di preconfezionato o di scontato in tali promesse, così come in un matrimonio simbolico nulla è lasciato al caso o alla consuetudine: ogni dettaglio, ogni parola, ogni gesto o nota musicale è pensato con una precisa volontà: quella di rappresentare la relazione d’amore e la volontà di unirsi in matrimonio di due persone uniche e speciali, che, in modo speciale e unico, desiderano vivere e celebrare la propria unione.

Perchè si definisce tale unione “simbolica”?

L’aggettivo simbolico deriva dal greco antico, dal sostantivo simbolo, σύμβολον, sýmbolon, che significa “segno”. Tale sostantivo deriva dal verbo συμβάλλω (symballo), verbo composto, formato dalla preposizione σύν «insieme» e dal verbo βάλλω «gettare»; tale verbo assume quindi il significato di “mettere insieme” due parti distinte.

E quali sarebbero queste due parti distinte che vanno a unirsi?

Istintivamente ci viene subito da pensare alle due persone che si uniscono in matrimonio, ma non si tratta solo di quello.

Storia e usanze del “simbolo”

Teniamo presente che nell’antica Grecia la parola simbolo aveva anche il significato di tessera di riconoscimento, una sorta di “tessera d’ospitalità” che sanciva un accordo, un’alleanza tra due famiglie o due città o due individui: tale tessera, che poteva essere anche in forma di anello, perlopiù di terracotta, veniva spezzata in due parti e ciascuna delle persone o istituzioni coinvolte ne conservava una metà. Tale metà sarebbe stata poi ricomposta, in segno di unione e di riconoscimento reciproco, una volta che le due parti si fossero ritrovate dopo un periodo di lontananza o assenza. Questo “simbolo”, questa sorta di tessera di riconoscimento in uso nell’antica Grecia, non ci riporta subito alla mente le catenine con il cuore spezzato a metà che, spesso, gli adolescenti, amiche per la pelle e/o giovani fidanzatini, si scambiano come pegno d’amore eterno?

Il perfetto combaciare delle due parti diventa così il simbolo concreto e tangibile del raggiungimento della completezza, dell’accordo perfetto e dell’unione finalmente raggiunta.

Ed è proprio quella unione, quel essere fatti l’uno per l’altra, quel “combaciare” armonico in ogni parte, che il matrimonio simbolico vuole rappresentare e celebrare. Nessun dogma preconfezionato, nessuna entità trascendente da onorare e venerare, nessun obbligo burocratico o legale da adempiere: il matrimonio simbolico unisce chi desidera manifestare al proprio partner e alla comunità di riferimento, la propria volontà di unione.

Tale cerimonia non ha valore legale e, come abbiamo ricordato più volte, per attribuire valore anche legale a tale matrimonio è necessario ottenere la delega dalle autorità preposte e affidare la cerimonia a chi possegga tale delega (sia una figura professionale specializzata del settore o amico/a della coppia che goda dei pieni diritti civili).

Cosa significa “Matrimonio simbolico”

Ma chi opta per un matrimonio simbolico è consapevole che al di là di tutto, di ogni convenzione e credenza, oltre ogni obbligo sociale e legale, non è possibile imbrigliare i sentimenti e le relazioni in categorie stagne e rigide. Chi desidera celebrare un matrimonio simbolico sa che ogni gesto, parola, azione compiuti durante la cerimonia simbolica rimanda a qualcosa d’altro, e racchiude in sé più significati su più piani di interpretazione. Ed è proprio in questa valenza multipla e ricchissima di significati che si esplica al meglio il significato dell’aggettivo “simbolico”: qualcosa che racchiude in sé un mondo, un universo, una dimensione nota, nella sua complessità, solo agli sposi, che, tuttavia, in quel giorno speciale, desiderano condividere e farne intravedere almeno una parte anche alle persone importanti e significative delle loro vite.

Cosa è in realtà il Matrimonio Simbolico

In conclusione, possiamo affermare che il matrimonio simbolico fa, sì, riferimento ai protagonisti della cerimonia, a coloro che si uniscono in matrimonio e che da una dualità diventano un essere unico, composto sì da due individualità diverse, decise però a stare insieme e a percorrere unite il cammino di vita che hanno scelto; in realtà, tale aggettivo “simbolico” fa riferimento anche alla pregnanza e al multiplo significato che ogni gesto, parola, azione e suono, che si compie durante la cerimonia simbolica, “rimanda” a qualcosa d’altro, a quel patto d’amore e di vita così ricco di significati per la coppia.

Un significato unico, prezioso, speciale e irripetibile proprio come lo è ogni individuo e ogni coppia che decide di unirsi in una relazione d’amore.

Se vorrete, in qualità di celebrante laico-umanista, saprò ascoltare i vostri desideri e comprendere il significato più profondo della vostra storia d’amore, per poi celebrarla in modo degno e coinvolgente nel vostro giorno più bello.

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